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Perché non si allatta al seno.


Tutti sanno che l’allattamento al seno è la scelta migliore che si possa fare per nutrire un neonato ma purtroppo questa considerazione lascia spazio al fatto che si pensa che non tutte le donne hanno il latte e che non tutte possono allattare, per una miriade di motivi diversi ma in fondo sempre uguali.
Da poco più di mezzo secolo, una serie di eventi di natura storica, sociale, culturale e commerciale ha imposto le Formule Sostitute del Latte Materno
a cui ormai sembra necessario fare ricorso. Se il piccolo piange pur dopo aver poppato al seno della sua neomamma o quando il latte “inizia a mancare” dopo qualche mese dal parto, un biberon di latte in formula è subito pronto a soppiantare il seno materno. In questo modo sembra che tutto fluisca bene e secondo il bisogno del bambino finalmente soddisfatto e con buona pace di mamma e papà. Eppure non è così che dovrebbe andare.
Ci siamo dimenticati che l’allattamento al seno non è tanto una scelta o una moda da seguire, esso è la norma biologica che la Natura prevede per la crescita sana dei cuccioli dei mammiferi, gruppo animale di cui noi esseri umani facciamo parte.
Una madre che allatta mette in atto una sequela di azioni ed elementi che proteggono e promuovono la salute psico-fisica sua e del proprio bambino. Un bambino che si nutre al seno della propria madre vive momenti estatici, si sente sicuro, appagato in tutti i suoi sensi e in tutti i suoi bisogni e richieste (e non solo quello di fame!).
La mamma che allatta dimostra al proprio piccolo di essere pronta a prendersi cura di lui ogni volta che lui ne richiede; lei si sente competente nel farlo, trova conferme al suo nuovo ruolo materno. I due creano una danza che li porterà lontano nella vita.
Il seno della madre è insostituibile per il calore e il contatto in grado di donare e il latte che ne fluisce è il cibo più dolce e amorevole che un bambino possa avere.
Il latte materno è infatti un alimento vivo e ricchissimo, cambia la sua composizione nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Ogni poppata offre un latte diverso e sempre perfetto alla specifica richiesta di quel preciso momento. Questa prodigiosa sintonizzazione tra domanda e offerta ha dietro un lavoro lento e paziente che la nostra evoluzione perfeziona da circa 300.000 anni.
Eppure, Si dimenticano i vantaggi dell’allattamento al seno e si tacciono i rischi dell’allattamento con le Formule Sostitutive al Latte Materno. Spesso le donne non riconoscono più l’importanza e la funzionalità dell’allattamento al seno. Pochissime conoscono la fisiologia e del proprio corpo e della lattazione perché poche sono le madri che allattano e che lo fanno in pubblico. Le donne non possono più imparare dalle altre madri e la società stessa sembra far di tutto per allontanare la donna dall’idea di perseguire l’allattamento al seno seppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi e di continuare l’allattamento oltre i due anni finché madre e figlio decidono di continuare.
Nella nostra società anche le donne che sembrano più determinate possono finire per abbandonare la loro convinzione o vivono male la scelta che sembrava inossidabile; altre non ci provano neanche magari perché sanno che non avranno un lungo congedo dal lavoro e non sanno come conciliare allattamento e lavoro. La presenza di ragadi o di un brutto ingorgo mammario o una difficoltà nel trasferimento del latte al bambino sono tutti elementi che derivano da un allattamento eseguito con inesperienza ma possono facilmente destabilizzare quell’equilibrio di salute e benessere che richiede un allattamento felice. Questi sono altri elementi che determinano la fine precoce dell’allattamento.
Infine c’è lo stress fatto di consigli non richiesti e aspettative errate. L’arrivo di un neonato è un evento incredibilmente importante e coinvolgente per la famiglia intera, ma è la donna la protagonista del suo cambiamento in madre (o in una nuova madre nel caso di altri figli), è a lei che si deve il tempo, fiducia e affetto. La donna che riceve il dono di un figlio è chiamata a donare amore incondizionato alla sua piccola creatura ma chi nutre la nutrice? Cosa può offrire una persona se prima essa stessa non ha niente per sé?
Non solo le madri allattano; lo fanno pure i papà con le loro attenzioni alla compagna e con le cure alla nuova coppia madre-bambino; lo fanno le nonne con la loro esperienza di madre che accompagnano le scelte delle figlie ora neo-madri; lo fa la comunità di donne e la società intera che dovrebbe riconosce il valore immenso e imprescindibile dell’allevare con amore i propri figli.
Il ruolo materno appare quindi magnificamente insostituibile ma non tutto il peso può gravare sulle singole madri. Un vecchio proverbio dice che ci vuole un villaggio intero per crescere un bambino e nella convinzione di questa verità la nostra associazione vuole diventare un posto in cui le mamme possano trovare un pezzetto di comunità attiva in cui madri esperte e professionisti specializzati possano insieme prendersi cura delle mamme e dei papà per sfatare i mille falsi miti su allattamento e altri bisogni primari del bambino e riappropriarsi del proprio istinto, l’unico a dover essere chiamato in causa per la crescita sana e armoniosa di ogni bambino.

Valentina Firrincieli
Pedagogista clinico

Esperta di allattamento presso l’Ass. “Il Bucaneve” Onlus e mamma

38 commenti:

  1. "Infine c’è lo stress fatto di consigli non richiesti e aspettative errate. L’arrivo di un neonato è un evento incredibilmente importante e coinvolgente per la famiglia intera, ma è la donna la protagonista del suo cambiamento in madre (o in una nuova madre nel caso di altri figli), è a lei che si deve il tempo, fiducia e affetto. La donna che riceve il dono di un figlio è chiamata a donare amore incondizionato alla sua piccola creatura ma chi nutre la nutrice? Cosa può offrire una persona se prima essa stessa non ha niente per sé?"

    La firma per questa frase. Grazie. Durante la gravidanza e anche dopo ho spesso avuto l'impressione che le persone che circondano le quasimamme e le neomamme tendono a metterle in conflitto con il bambino. Sarebbe ora di sensibilizzare su questo punto.

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  2. Non sono padre ma questo articolo mi è saltato agli occhi.. e volevo fare i complimenti alla dottoressa... spero che quando sara' il momento di diventare papa' incontri una dottoressa come lei nel mio percorso ;) ..
    Alessandro

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  3. Risposte
    1. Dai il latte in formula ai tuoi figli se per te sono cazzate. Hai studiato per dire ciò? Se mi dimostri con delle ricerche e delle verifiche reali che quello che è stato detto sopra da una persona che ha STUDIATO (non si è svegliata una mattina e ha pensato di inventarsi delle storielle) è solo un connubio di cazzate allora ti chiederò scusa. Ma voglio delle prove concrete e verificabili. Ciao.

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    2. Ti rispondo io madre di due figlie, la prima allattata fino ai sei mesi, la seconda nemmeno un mese. Il latte viene è tutte certo,a dev'essere in primo il bimbo ad essere capace di stimolare, il lavoro più grosso deve farlo lui. Se il bambino è nato a termine e grosso è facile giudicare gli altri, il bambino sarà vorace e stimolerà sempre di più la madre. Quando un bambino invece nasce piccolo e ha sempre sonno e non ha la forza di stimolare la madre, sono gli stessi pediatri già in ospedale a dare subito latte artificiale. E non sto parlando di prematuri, di casi difficili. Ci sono un sacco di motivi per cui ad una madre scarseggi il latte, cosa fai lasci a digiuno il bambino? No inizi con allattamento misto. Allattare non sempre è facile, dei bambini non si attaccano bene e ti fanno veramente male, poi dipende dalla forma del capezzolo, ad alcune il tiralatte fa ancora di più andare via invece che stimolare... Non giudichiamo, non parliamo se non si ha provato sulla propria pelle

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    3. La cosa più sensata che ho letto, compresa la lettera della dottoressa.

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    4. La colpa più grave è degli operatori sanitari, di certo non delle madri. La soluzione non doveva essere quella di nutrire artificialmente il bambino in Ospedale, bensì darti assistenza per poterlo fare tu: la mia seconda bimba nata di 2,150 Kg dormiva e non aveva la forza di stimolare il seno, ma io ho firmato per tenerla in stanza e, credimi, l'ho attaccata 16 ore al giorno, in una settimana di Ospedale sarà cresciuta si e no 250 gr., non volevano dimettermi, non volevano lasciarmi allattare, ero una mamma incosciente!!!! Ma vi siete mai chiesti perché tanta insistenza sulle aggiunte? E' veramente possibile che il 70% delle mamme abbiano delle difficoltà a nutrire il proprio bambino? Angela.

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  4. La mia bimba ha quasi 20 mesi e ancora la allatto...è la cosa più bella che possa esistere...e se avessi dato retta alla gente avrei dovuto smettere da molto tempo...e non ci penso proprio!!!

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    1. Ti capisco..ma io non gli ho dato retta a questa gente che poi c'e anche le varie invidie e la mia bimba l'ho allattata 34mesi.. e a volte mi mancano quei momenti speciali!

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  5. Ho allattato due figlie per circa nove mesi ciascuna. Grazie a Dio e alla Natura? avevo una quantità di latte smisurata, a volte dovevo addirittura tirarlo via. Le prime pappe le ho diluite con il mio latte...eppure, c'era sempre qualcuna/o che dava giudizi e consigli non richiesti...ma che dai ancora il tuo latte, ormai sarà diventato acqua...ma allatti in pubbliCo? Non ti senti a disagio? Eh...se continui ad allattare tutto questo tempo...ti si rovinera' il seno...adesso ho 54 anni e sorrido a questi ricordi. Le mie figlie non hanno avuto quasi mai raffeddori e altri malanni tipici dei bambini,...in pubblico s e qualcuno guardava storto, (pochi in verità) mi coprivo con un foulard e continuavo....e per finire ho tutt'ora un seno armonioso e orgoglioso di esserlo!

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    1. Io ho 2 figlie perfettamente sane che hanno visto la pediatra solo per i bilanci di salute e la grande ha 7 anni... e non le ho mai allattate... non ho mai nemmeno dato loro però l'antibiotico prescritto quando avevano un pochino di tosse....ribes e sciroppo di lumaca e ce la siamo cavata alla stragrande senza latte materno...

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  6. complimenti per l'articolo, io ho 40 anni due figlie allattate esclusivamente al seno per più di un anno, si può fare se vieni sostenuta ed accudita quanto il bambino e soprattutto se lasci perdere i commenti di chi crede che sia una perdita di tempo o fuori moda in realtà e solo la cosa più naturale del mondo

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  7. Bellissimo articolo..condivido tutto..ho 35 anni e sono mamma di una bimba di 4 anni allattata fino a 22 mesi, e di un bimbo di 17 mesi che allatto tutt'ora...è un'esperienza magica...che consiglio a tutti. .ogni volta mai uguale a se stessa...i cui effetti permangono nel tempo nel rapporto di amore tra mamma e figlio. ..

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  8. Ho avuto due figli.
    Il primo è cresciuto con il latte artificiale, a causa di gravi problemi dopo la nascita che hanno richiesto una lunga terapia intensiva. Il secondo l'ho allattato io fino ad un anno, poi si è "stufato" lui.
    Il primo, nonostante l'inizio non fortunato, è cresciuto benissimo, è stato sempre bene in salute e ora, a 5 anni, è al 90° centile.
    Il secondo ha avuto la bronchiolite a 2 mesi, la tonsillite a 7, svariati virus febbrili e ha preso bottiglie di antibiotico ed è mingherlino.
    Se avessi un terzo figlio opterei per l'allattamento al seno, senz'altro...ma più per il legame madre-figlio e la praticità che perché gli riconosco un valore "superiore" come alimento.
    Se si può allattare, ben venga.Ma se si deve ricorrere per qualunque motivo al latte artificiale, non ne facciamo un dramma... i nostri figli mangeranno mille volte da mc Donald, berranno alcolici, vivranno nello smog e forse fumeranno (e speramo solo tabacco!): non credo che la loro salute sarà distrutta dal latte artificiale!

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  9. dopo aver inutilmente provato ad allattare il primo al seno per due mesi (non ne aveva proprio voglia perchè di latte ce ne era pochissimo, per il secondo ho provato per circa 10 giorni dalla nascita ad attaccarlo al seno e basta: alla visita dei 10/15 gg dopo la nascita mi hanno detto di dare latte artificiale se non volevo far morire di fame mio figlio!!! Da sempre sono esistite le nutrici e le balie che sostituivano la mamma se non poteva aver latte proprio: è bellissimo dare il seno (avrei risparmiato soldi e tempo) ma ESISTONO MAMME CHE NON HANNO LATTE PERCHE' NON HANNO IL LATTE E BASTA!!! smettetela di fare venire sensi di colpa a chi non riesce ad allattare, grazie !!

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    1. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!! Anche io sono una neo mamma che ha avuto una esperienza "fallimentare" con l'allattamento al seno. Sono arrivata al momento della nascita di mio figlio con la testa piena di ideali "avrei allattato mio figlio al seno" "tutte le donne hanno il latte" "niente bilancia per la doppia pesata" "nessun ciuccio ne biberon in casa". Mio figlio si è attaccato subito, ho dato il seno continuamente i primi 7 giorni ma di latte non ce n'era e quando ci hanno ricoverati per perdita di peso "importante" non ho dubitato un attimo a passare all'artificiale (continuando a dare quel pochissimo latte che avevo). Mio figlio scoppia di salute, non ha mai avuto una febbre ne un raffreddore. Il nostro legame è comunque speciale e lui è un bambino molto tranquillo e sereno. Se avrò un altro figlio riproverò con allattamento al seno ma non crederò più a chi mi dice di non pesare mio figlio dopo le poppate, di non integrare con LA se piange e soprattutto accetterò i miei limiti e non mi sentirò sicuramente una mamma meno brava di chi ha allattato naturalmente. Credo sia giustissimo promuovere l'allattamento naturale ma non dimenticatevi di rassicurare quelle mamme che per 1000 motivi non riescono a dare il proprio latte pur volendolo.

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    2. vorrei sapere se quelle mamme che non riescono ad allattare pur volendolo, sono a conoscenza dell'esistenza delle consulenti professionali in allattamento, certificate IBCLC, vorrei sapere se, quando dicono di aver tentato qualsiasi cosa (dopo 10 giorni?) siano informate della fisiologia della lattazione e si siano rivolte almeno ad una consulente volontaria della Leche League, che avrebbe potuto sostenerle e rassicurarle, controllando la suzione e la poppata. Il poco latte, l'ipogalattia/agalattia esistono, e sono evenienze rarissime. La mammella produce latte a richiesta, se un bambino cresce poco la soluzione non è passare al latte artificiale, ma aiutare la madre con degli accorgimenti che migliorano l'estrazione di latte dal seno, favorendo così la produzione adeguata alla richiesta. La colpa più grave è degli operatori sanitari, di certo non delle madri. Però non nascondete la testa sotto la sabbia, un allattamento fallito porta sempre un senso di colpa, latente o manifesto. Non si rassicura nessuno dando una pacca sulla spalla e un barattolo di formula, la vera sicurezza sta nell'informarsi correttamente, e nel sapere a chi rivolgersi per ottenere un sostegno concreto.
      Francesca Mariani

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    3. Anch'io sono tra quelle mamme che non sono riuscite ad allattare,o meglio,della prima figlia ho allattato poco meno di un mese,sentendomi inadeguata come mamma.il secondo l'ho allattato per due mesi,bene,vedendomi costretta ad interrompere per via di una bronchiolite virale che ha contratto mentre,in teoria,doveva essere coperta dai miei anticorpi.
      Io sono felice per tutte quelle mamme che riescono ad allattare al seno ma vorrei dire a tutte le altre che noi abbiamo lo stesso legame con i nostri figli anche se abbiamo dovuto dar loro il biberon!il legame si crea anche in altri modi!

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    4. Ogni tanto ricompare anche il buon senso... Ho figli (3) e nipoti (13) tra i 20 e gli 0 anni, chi allattato al seno, chi con latte artificiale... C'è chi si è ammalato, c'è chi no, c'è quello più sereno e quello meno sereno, c'è quello cresciuto di più e quello cresciuto di meno, quello che dormiva tutta notte e quello che si svegliava ogni ora... Diventa difficile trovare delle regole certe e valide, meglio usare il buon senso... se lo si ha, ovviamente...
      Un papà.

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    5. @frAncesca selvaggia: io ho allattato per 2 mesi e ho fatto patire la fame e la sete a mio figlio..poi al 3 mese , opla', ..'da mamma'mammifero mi sono dovuta trasformare in pesce"squaletto" indefessa che ha dovuto rimarcare il territorio lavorativo..prima di sobbarcarci dei sensi di colpa "latenti" pensate, voi talebane della leche league , che di sensi di colpa EVIDENTI ne abbiamo tanti, e ne avremo per tutta la vita, senza che ci addossiate anche quelli dei primi 5 mesi dei nostri figli!!!!

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  10. Il senso dell'articolo è molto chiaro ed esplicito. Ogni volta che si parla di allattamento, partono le crociate contro le talebane, da parte di chi non ha allattato, per qualsivoglia motivo. Perchè? Se non allattare non comporta tutta questa differenza, perchè reagire in questo modo? Qualcuno va a casa delle madri a togliere il biberon? il senso di colpa nasce in noi stesse, o vogliamo davvero far finta di credere che l'opinione di qualche sconosciuto/a possa essere così potente da scatenare terribili conflitti interiori? C'è poco da dire, la tecnologia ed il progresso permettono a chi non vuole allattare di farlo, permettono a chi non PUO' allattare di far sopravvivere il proprio figlio. Questo non rende la formula una valida alternativa, ma solo una necessità per alcuni casi. Se la vendessero dietro ricetta medica e non al supermercato, se tutti ricostituissero la formula secondo le regole di sicurezza, se il personale dei reparti di maternità fosse veramente preparato e sostenesse l'allattamento al seno, leggeremmo molti meno commenti di un certo tipo. O sarà che il progresso ci ha fatto perdere l'istinto all'accudimento? Gli unici animali che svezzano i figli seguendo le ricette del pediatra, che contano i cucchiani di liofilizzati e i ml di brodino, siamo noi umani. Informarsi è possibile e giusto, poi ci si faccia carico delle proprie decisioni, senza scaricarle su chi sceglie consapevolmente e diversamente.

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    1. Francesca, per quanto mi riguarda ho sofferto molto per non aver potuto allattare, per vari motivi che non starò a discutere ora. Ho detestato sentirmi trattare da madre di serie B da persone che hanno avuto come unico merito la fortuna di poterlo fare. Per quanto mi riguarda far sentire una madre in qualche modo meno capace di crescere e dare amore al proprio figlio solo perché non ha potuto allattare, è un atto di bullismo bello e buono. Secondo me la promozione dell'allattamento al seno deve passare attraverso la formazione del personale e il sostegno REALE alle mamme che intendono allattare, non andando a fomentare sensi di colpa. A me sembra che il tono di molti articoli che ho letto in merito serva più che altro a far dire alle mamme che hanno potuto allattare con facilità quanto sono brave (e credimi che ne ho viste) e a far sentire delle sfigate che dono due mesi già hanno rovinato la vita del loro bambino tutte le altre.

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    2. Chiara, non sai quanto mi addolora leggere la tua esperienza, conosco la sofferenza del non poter allattare, e concordo pienamente con te: le donne vanno sostenute ed accompagnate nel percorso della maternità, che fa venire a galla le fragilità e le insicurezze nascoste, specialmente all'inizio. Troppo facilmente le madri vengono abbandonate a se stesse, creando senso di inadeguatezza. Parenti, conoscenti, pediatri, vicini di casa, tutti che si sentono in diritto di esprimere la propria opinione, e di sostegno reale e concreto spesso neanche l'ombra. Resta vero, purtroppo, che spesso non si è a conoscenza dell'esistenza di figure professionali e certificate sull'allattamento, e che bisogna rivolgersi a loro se si vuole allattare, superando le difficoltà.

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    3. cara francesca spero che tu non promuova un lavoro xchè altrimenti sei come il latte artificiale...sei un po troppo certa quasi didattica... ma te hai mai allattato scusa ma la domanda mi sorge spontanea! ma cosa mi stai dicendo ...che per allattare mia figlia devo rivolgermi ad una figura professionale....evvai mamme tutte a scuola di allattamento a pago ovviamente e caro ovviamente e magari le insegnanti ventenni senza nemmeno un criceto da sfamare....mi dispiace mi tengo i miei sensi di colpa gratis ovviamente

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  11. Io ho odiato il mio seno, poi me stessa, e alla fine mia figlia perché non sono riuscita a allattarla in modo esclusivo... sono entrata in uno stato depressivo che mi trascino ancora dietro... mia figlia adesso ha 9 anni... non è una pacca sulla spalla cercare di continuare a vivere serenamente anche se qualcosa non ha funzionato... io probabilmente in questa condizione resterò, ma mamme non fate come me! La serenità prima di tutto!

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  12. Venite a palidoro e parlate con i gen itori dei bambini del terzo padiglione..... chi non ha problemi se li crea....

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  13. Cara francesca mariani, io faccio parte di quelle mamme che hanno fatto di tutto per poter allattare, consulenze sacrifici e spaccature del seno con i tiralatte. Il bambino era affamato cosa dovevo fare lasciarlo a digiuno? Purtroppo il latte nn si riproduce sempre e nn è bello essere giudicate per questo.
    Francesca Carozza

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  14. Non è sempre così facile, mia figlia ha tre mesi, l'ho attaccata al seno dopo un'ora dal parto, lei era vorace e ciucciava da morire, la notte anche in ospedale piangeva, io l'attaccavo al seno e lei piangeva ancora, tutta la notte, si sentiva solo lei in reparto, a casa ugualmente, di giorno sembrava andare tutto bene, di notte si disperava, io continuavo a darle il seno, proprio perché al corso preparto quanto detto in questo articolo mi era stato riferito, io volevo allattare a tutti i costi al primo,controllo dopo la dimissione, la mia piccola era scesa ancora di peso, ho trovato un cane di pediatra che mi ha fatto sentire una cretina, mi sono sentita in colpa e mi sono fatta di quei pianti... Ho iniziato così la sera a dare la famosa aggiunta...continuo così da tre mesi...non sono felice, ma forse non sono riuscita a fare di meglio, fatto sta che se la bambina la attacchi al seno e si dispera perché ha fame e dal seno il latte non esce cosa devi fare? Ho provato a tirarlo con il tiralatte, ad attaccarla ogni ora... In ospedale ogni ostetrica diceva una cosa diversa. Fatto sta,che mentre cerco di fare del mio meglio per continuare ad allattare il più possibile, ho accanto persone che di latte sembra ne abbiano da regalare, che dopo un'ora con parto cesareo hanno avuto la montata lattea e avevano il seno ingorgato, quando io questa montata non l'ho mai avuta ed il primo latte dal seno ho iniziato a vederlo dopo 10 gg. Ora posso dire non sarò una madre perfetta ed invidio chi allatta senza problemi, con un biberon e mezzo al giorno sto riuscendo a far crescere mia figlia, ho provato do testa mia anche ad eliminarlo, ma ero da capo lei non cresceva. Farò del mio meglio per continuare così, ma a volte è facile parlare e far sentire una donna inetta ad essere madre, soprattutto se si è madri per la prima volta. Oggi dopo tre mesi ho acquistato un po di sicurezza, ed ho imparato a capire la mia piccolina, e non è facile lo ripeto, almeno non per tutte! C'è troppa disinformazione e antiche convinzioni ed i medici, i primi a poterci aiutare sono i primi a farci sbagliare!

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    1. Nessuna madre è perfetta :) di certo tu non sei inetta, guai a chi ti ci fa sentire! Potresti provare a contattare una consulente IBCLC, che osservando le poppate e la suzione, potrebbe aiutarti a gestire le aggiunte in modo da scalarle gradualmente. Ti spiegherebbe come usare un DAS per somministrare le aggiunte, senza biberon che interferisce con l'attacco al seno, potrebbe aiutarti in tanti altri modi, c'è tanto che si può fare per sostenerti. In bocca al lupo!

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    2. Il DAS c'è l'ho, ho provato ad usarlo fin quando a mia figlia non è venuto il reflusso e non ho potuto più usarlo perché il latte artificiale AR non passa dai tubicini.... E così anche quello ho dovuto accantonarlo! Le consulenze non costano poco, calcolando che ho perso il lavoro, tanto a ora e se sei fuori zona anche a Km...ma ci stavo pensando! Crepi il lupo e buona fortuna a tutte le mamme, che possano avere fiumi di latte!

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  15. Ringrazio tutti coloro che si sono interessati alle mie riflessioni. Non immaginavo così tanto ma probabilmente son tanti i lettori perché nessuno può rimanere indifferente al corpo di una madre che allatti o meno; ella è l'origine della nostra esperienza terrena e per questo il suo ruolo è sacro.

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  16. Da mamma mi sento solo di aggiungere questo commento. Nessuno e dico nessuno ha il diritto di far sentire in colpa una madre per quello che fa soprattutto se lo fa in buona fede e con gli strumenti che ha a sua disposizione. Mi piacerebbe ogni tanto che operatori a sostegno delle mamme abbandonasse ro i paraocchi e aprissero di più il cuore.Detto questo la mia fortuna è stata riuscire a mediare e ascoltare solo i suggerimenti adatti a me. Ho allattato al seno un bimbo prematuro di 2 kg senza una sola aggiunta per due anni, e la montata lattea mi è arrivata dopo 8 giorni dal parto, il bambino non si attaccava. Tiralatte prima, para capezzoli poi, senza nulla verso i tre mesi. Sempre fatto di testa mia. Convinta di fare bene per il mio bimbo. Mamme seguite l'istinto prima di tutto.

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    1. Bellissimo. .mi veniva da piangere. .ho due figli e al primo lo ho allattato x 3 anni. .al secondo ancora all'atto (1 anno )
      Per me è una cosa bellissima. .anche se i primi giorni avevo i capezoli feriti rosi e gonfi e i seni grossi e pesanti che mi facevano male a la schiena.
      Poi leggendo i coment i sopra....la dottoressa non critica a nessuno. .è un conto è che non ti viene il latte quindi bisogna usare il L.A...é altro non dare il seno per non perdere un palio di seni belli sodi ..
      I miei capezoli sono più grossi e i seni sono andate un po giù. .ma a mio marito piacciono ancora..poi sono i seni che hanno dato la forza a i suoi figli !!

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  17. Io non ho potuto allattare perche' ho subito.un intervento a 15 gg dal parto,ho dovuto assumere farmaci non compatibili con l'allattamento.
    Bhe...una madre che non allatta secondo me viene trattata molto peggio di chi lo fa.

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  18. ma siamo matti....allattare i bambini fino a due anni ? Cosi diventano dei mammoni tonti che non si scollano via neanche a 40 anni !!

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  19. Quale sarebbe il problema nell'allattare un bambino fino a due anni se non a tre?
    Io trovo questo articolo estremamente cotrretto perchè non addita proprio nessuno.
    Ho due bimbi, il primo allattato 16 mesi senza nessunissimo problema ed ora allatto il mio secondo bimbo di 4 mesi. In questo secondo allattamento ho avuto problemi i primi due mesi, ho avuto ingorghi e mastite con una settimana di febbre altissima, a sentire i pareri dei medici (ne ho senti 4) avrei dovuto sospendere l'allattamento a causa dell'antibiotico, peccato che la maggiorparte dei medicinali siano compatibili con l'allattamento. Il mese scorso la pediatra mi ha suggerito l'aggiunta perchè era cresciuto appena 600 g, ho ignorato il suo parere e questo mese ne ha presi 900 di grammi. Quando ho avuto problemi di mastite ed ingorgo ho sentito una consulente IBCLC (Grazia De Fiore) GRATUITAMENTE e sottolineo GRATUITAMENTE. Se si hanno difficoltà durante l'allattamento purtroppo spesso non ci si può affidare al medico di base, al pediatra o al ginecologo. Mi spiace che chi non allatta si senta additata, non è così. I bimbi cresceranno sani e forti nell'amore della propria famiglia.
    Valentina

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  20. io ho avuto mio figlio nato 2 mesi fa in patologia neonatale per 10 giorni per motivi di salute dopo un parto cesareo d'urgenza a 36+3 pesava 2.360 kg!! l'ho conobbi solo 2 giorni dopo e lo attaccai....faceva fatica moolta fatica...ma non mi sono azzardata a tenermelo in camera con me solo perchè doveva prendere il mio seno...non ho rischiato la sua vita per poter allattare...quando potevo e riuscivo scendevo io e lo attaccavo...lo tiravo e glielo davano...tornati a casa è stato difficile e tutt'ora lo è..stiamo facendo allattamento misto..e non per questo mi sento una mamma inferiore a confronto con una che allatta fino a 18 anni (per dire)...se riusciamo a sistemare ok..ma senò continuiamo così..mio figlio sta crescendo una meraviglia... e non giudicate le mamme come me che fanno così perchè non è una scelta-...almeno per me non lo è...è dovuta andare così per lui...siamo comunque ad altissimo contatto...

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